La coppa con le grandi orecchie e la Juve due innamorati che non riescono a trovare un'intesa, molti si stanno scagliando contro Allegri per l'approccio timoroso alla partita, dissento. Ho visto Trap, Lippi, e anche Conte affrontare e perdere da favoriti contro squadre nettamente inferiori in CL o Coppa dei Campioni. Certe finali le avesse giocate il Milan finivano 4 - 5 a zero. La nostra storia lo dice chiaramente questa maledetta coppa ci blocca psicologicamente è successo anche ieri. Per carità di fronte avevamo una grande squadra, onore ai bavaresi, lo sapevamo e lo sappiamo i nostri limiti oggi si chiamano Bayern, Barca e forse Real: ne siamo coscienti. Ma vedere per sessanta minuti una squadra che non commette un fallo tattico a centrocampo, io avrei fatto sentire anche i tacchetti, in presenza di un "tiki taken" prolungato, oltre ad un pressing ossessivo e perfetto, ha fatto tanto male. Per la cronaca, per evitare le nostre ripartenze, loro i falli tattici li commettevano, anche da questo si vede una grande squadra. E così nel momento della massima disperazione abbiamo tirato fuori gli attributi e la fisicità, non senza creare qualche grattacapo ai panzer tedeschi con annessa rimonta che sa di clamoroso. Non esagero con l'aggettivo, andiamo a vedere quante squadre sono riuscite negli ultimi anni a rimontare due gol al Bayern. Di fronte al loro dominio, come nel primo tempo di ieri, la Roma, lo Shakthar, il Porto e il Basilea, per fare qualche esempio ne hanno preso da 6 in su.
Tre anni fa con Conte contro i bavaresi non abbiamo passato il centrocampo in 180 minuti. Onore al Bayern, ma lodi alla Juve.
Poi nel rapporto complicato con la coppa ci si mettono anche alcune decisioni infelici dell'arbitro inglese, ma la sostanza del discorso non cambia, anche perché noi siamo la Juve e i colori verticali sono bianconeri, non ad altre tinte. I pianti e i violini sono di altre latitudini
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