Siamo al proclama numero… scusate
ho perso il conto del governo Conte, ma stavolta c’è almeno qualcosa di
concreto: si risparmiano 40 mln di euro l’anno. Non commento, ma forse dovremmo
almeno leggere i macro dati di un bilancio statale dove si ragiona a 9 o a 10
zeri.
Il bonus “inutile” (lo è talmente che in
questi 4 anni nessuno ha presentato una proposta di legge per abolirlo) di 80
euro del governo Renzi costa ad esempio 5/6 miliardi, la sterilizzazione dell’IVA
più di 15, l’abolizione tout court della Fornero dai 30 miliardi di euro in su.
Ma torniamo ai vitalizi leggiamo
la fantastica proposta confezionata dopo mesi di alacre lavoro dalla presidenza
della Camera. Dopo che l’arruffapopolo Dibba e Di Maio avevano garantito e
assicurato 15 giorni scarsi.
Lasciamo i tempi, entriamo nel
merito. Sono stati aboliti i vitalizi? Neanche per sogno. Si introduce solo un
sistema di ricalcolo del sistema contributivo e solo per la Camera dei
Deputati, mentre scrivo la Presidente del Senato pare che prenda le distanze.
E qui iniziano le bugie. Ma cosa
vi hanno detto fino ad oggi cari connazionali, che li abrogavano o che gli
toglievano, se proprio va bene, 300/400 euro al mese?
La verità è che non ci vuole uno
scienziato del diritto, ma uno studente di IV ragioneria per capire che non si
possono abolire del tutto. Costerebbe di più allo
Stato il relativo contenzioso, con quasi certa sconfitta, come dimostra, peraltro,
la giurisprudenza in tema di pensioni d’oro e altre materie scottanti
riguardanti i cd. diritti acquisiti.
Ma vi sono altri particolari
raccapriccianti in questa vicenda.
Piccolo passo indietro, nell’unica
forma che si poteva fare, che non escludeva tuttavia il rischio di ricorsi,
cioè il ricalcolo dei contributi vi era una proposta approvata alla Camera e
bocciata al Senato, per la carenza di numeri, i tempi ristretti e qualche
pasdaran dell’opposizione e, ahimè, della maggioranza (vero Sposetti?), che ne
faceva risparmiare all’anno ben 76 mln cioè il doppio.
Essendo adottata per legge la
stessa coinvolgeva, infatti, anche i Senatori e i consiglieri regionali.
Chi sta adesso al governo ha riempito i social di sterco: proposta finta, con noi nemmeno
un euro nelle tasche della casta etc.
Oggi fanno la stessa proposta,
con un regolamento di una sola Camera. Quindi ai profili di incostituzionalità
già evidenziati, vi è anche la disuguaglianza di trattamento: perché un ex
deputato si e un ex senatore o consigliere regionale no?
Se proprio questa era la finalità
non era meglio riproporlo sotto forma di legge, magari la stessa proposta di
Ricchetti, del PD (a qualcuno parrà strano che sia uno del PD vicino a Renzi,
ma è così) e approvarla con atto normativo di rango superiore coinvolgendo tutti
i destinatari di vitalizio?
Tenuto anche conto dei numeri ampi
della maggioranza.
Eh no, come si fa altrimenti a
continuare a raccontare la favola che tanto successo sta avendo con i creduloni
dei miei connazionali, fare la stessa proposta di quelli cattivi e brutti: mai sia.
Così in queste poche righe si
capisce chiaramente, come quella dei vitalizi sia una bella favola nella quale
per gli italiani i cattivi restano cattivi e i buoni restano buoni.
Resta il titolo ma al contrario:
i vitalizi dai coglioni non ce li leviamo. E grazie all’arguzia e capacità dei
miei connazionali nemmeno i due vice presidenti, che restando in tema di
coglioni, madre natura ha fatto per stare in coppia.
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